Quando e perché iniziare un percorso di terapia

È ancora luogo comune estremamente diffuso l’idea che intraprendere un percorso di terapia sia sinonimo di follia. In realtà, sentire il bisogno di un supporto psicologico non è necessariamente legato a una condizione patologica: talvolta, si vivono situazioni che provocano disagio, stress, ansia e altre tipologie di circostanze che richiedono un sostegno. Lo psicologo ha il compito di riservare uno spazio di ascolto e riflessione a coloro che gli si rivolgono, per aiutarli a superare il malessere che sperimentano. Ma, quindi, quando si manifesta il bisogno di andare in terapia?

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Quando si manifesta il bisogno di andare in terapia

Una risposta univoca non esiste, poiché ognuno di noi ha bisogni differenti a cui fa fronte in diversi modi: ciascun individuo presenta in sé dei meccanismi compensatori in grado di far fronte a scompensi e disagi vissuti nella vita quotidiana. Il bisogno di andare in terapia si manifesta quando i tentativi di risolvere questi scompensi non sono più sufficienti. In questi casi, è bene che l’individuo si rivolga a uno psicoterapeuta per evitare di sviluppare quelli che, in ambito clinico, vengono definiti sintomi.

I sintomi si esprimono attraverso stati emotivi negativi, caratterizzati da pensieri, azioni, percezioni diverse a seconda delle caratteristiche individuali. Generalmente i sintomi si presentano in linea con la personalità e le peculiarità comportamentali del singolo individuo: quindi, ad esempio, una persona introversa e chiusa potrebbe arrivare a sviluppare sintomi ansiosi o depressivi in seguito all’incapacità di far fronte a problematiche piccole o grandi, poiché gli strumenti che ha sempre utilizzato non si rivelano più efficaci.

Ma non solo chi sviluppa sintomi di un disturbo specifico può recarsi da un professionista della salute mentale: psicologi e psicoterapeuti possono essere molto utili anche a chi riconosce in sé dei comportamenti (pensieri o azioni) che non funzionano più, senza che questi arrivino a scatenare un quadro clinico specifico.

Cosa può curare la terapia

In generale, la terapia psicologica può occuparsi di disturbi psichici (ad esempio, disturbi dell’alimentazione, schizofrenia, disturbi somatici, disturbi da trauma, dipendenze, ecc.), disturbi in età senile (come le demenze) e disturbi del sonno, così come di problematiche relazionali, o relative alla gestione dello stress, e di miglioramento del proprio benessere psicofisico. Quindi, anche se non si soffre di un disturbo specifico, la terapia può comunque essere preziosa per aiutare le persone a sviluppare una maggiore consapevolezza di sé, a esplorare e affrontare blocchi emotivi, e a raggiungere una maggiore felicità e soddisfazione nella vita.

Dunque, andare in terapia può essere utile a chiunque, anche a chi non ha sviluppato i criteri per una diagnosi particolare. La terapia psicologica è un’opzione preziosa per tutti coloro che cercano aiuto per affrontare i problemi emotivi, psicologici o comportamentali: attraverso una serie di approcci e tecniche, la terapia può offrire molti benefici e promuovere la guarigione e il benessere mentale.

È importante ricordare che la terapia psicologica non è una soluzione magica o immediata: richiede tempo, impegno e collaborazione tra terapeuta e paziente e, se svolta correttamente, può offrire un ambiente sicuro e di supporto per esplorare e superare i propri problemi psicologici, portando a una migliore qualità di vita e a una maggiore felicità emotiva. Eppure, affinché questo accada, la ricerca di aiuto deve avvenire per volontà della persona che vive il disagio: nella psicologia clinica, il primo criterio per stabilire se un comportamento è normale o patologico è proprio la ricerca di aiuto.

La terapia, infatti, diventa necessaria quando l’individuo ne sente il bisogno: non essere più in grado di gestire o compensare un disagio che diventa significativo al punto di dover chiedere un aiuto, indica la presenza su un versante patologico per il quale è bene intervenire. Anche se, in realtà, la maggior parte delle persone con disturbi emozionali significativi non va alla ricerca di aiuto da parte di un professionista.

Come può aiutarmi uno psicologo online?

Abbiamo chiesto alla Dott.ssa Giada Fiume, Psicoterapeuta, Formatrice e Direttore Scientifico ContactU cosa spinge una persona a intraprendere un percorso di psicoterapia, e come questa scelta può aiutare ognuno a entrare in una dimensione di cambiamento.

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Come scegliere il professionista giusto

Tra i fattori che incidono sull’andamento di una terapia psicologica vi è certamente il rapporto tra terapeuta e paziente. È quindi chiaro che la scelta di uno psicoterapeuta adeguato richieda un’attenta considerazione. Ecco alcuni suggerimenti su come scegliere il giusto psicoterapeuta per te.

  1. Identifica le tue esigenze. Prima di iniziare la ricerca di un terapeuta, prenditi del tempo per riflettere sulle tue esigenze specifiche e chiediti quale tipo di supporto stai cercando, se hai preferenze riguardo all’approccio terapeutico o se hai bisogno di un esperto specializzato in un determinato problema (come disturbi d’ansia, depressione o disturbi alimentari): questo ti aiuterà a restringere la ricerca e a individuare i professionisti adatti alle tue necessità.
  2. Fai ricerca. Una volta che hai chiarito le tue esigenze, puoi iniziare a cercare psicoterapeuti nella tua zona, consultando siti web professionali, elenchi di terapisti o chiedere raccomandazioni a familiari, amici o medici di fiducia. Assicurati di verificare le credenziali e l’esperienza del terapeuta, oltre alla sua formazione e specializzazione.
  3. Valuta l’approccio terapeutico. Esistono diverse scuole di pensiero e approcci nella pratica della psicoterapia, come la terapia cognitivo-comportamentale, la psicodinamica, la gestalt o l’approccio umanistico: è importante capire l’approccio che un terapeuta utilizza e se è in linea con le tue preferenze e i tuoi obiettivi terapeutici. Basta una semplice ricerca su questi diversi approcci per capire quale potrebbe essere più adatto a te.
  4. Considera la relazione terapeutica. La relazione che si stabilisce tra terapeuta e cliente è fondamentale per il successo della terapia, quindi cerca un terapeuta con cui ti senti a tuo agio, che ti ascolti attivamente, che sia empatico e rispettoso: la fiducia e la sintonia con il terapeuta sono importanti per creare un ambiente sicuro in cui puoi esplorare i tuoi sentimenti e pensieri più profondi.
  5. Valuta la disponibilità e la logistica. Verifica se gli orari del tuo terapeuta sono compatibili con la tua agenda e considera anche la posizione del suo studio e se è facilmente raggiungibile per te: questi fattori pratici possono influenzare la tua scelta e la tua capacità di impegnarti regolarmente nella terapia.
  6. Chiedi una prima consulenza. Molti terapeuti offrono una prima consulenza gratuita o a tariffe ridotte per consentire ai potenziali clienti di valutare se c’è una buona corrispondenza tra loro: sfrutta questa opportunità per fare domande, esprimere le tue preoccupazioni e valutare se il terapeuta è adatto a te.
  7. Considera il feedback degli altri. Se conosci qualcuno che ha avuto esperienze positive con un certo terapeuta, potrebbe essere utile prendere in considerazione il loro feedback; tuttavia, ricorda che le esperienze sono soggettive e ciò che funziona per qualcun altro potrebbe non funzionare per te: quindi, utilizza il feedback come un punto di riferimento, ma fai affidamento anche sulla tua valutazione personale.

Scegliere il giusto psicoterapeuta richiede tempo ma è importante riflettere bene per prendere la decisione migliore. Una volta trovato il terapeuta adatto, potrai iniziare un percorso terapeutico che ti aiuterà a comprendere meglio te stesso, affrontare le difficoltà e migliorare la tua salute mentale complessiva. Ricorda che, se dopo alcune sessioni senti che la relazione terapeutica non funziona per te, hai il diritto di cercare un altro professionista che sia più adatto alle tue esigenze.

I vantaggi della terapia online

Un’opzione di intervento altrettanto valida è la terapia online, che negli ultimi anni ha dimostrato di avere una buona efficacia. La terapia in studio e quella online non hanno grandi differenze pratiche, poiché utilizzano gli stessi strumento di lavoro e seguono le stesse tappe fondamentali: il primo colloquio, la fase di valutazione (nella quale il terapeuta raccoglie informazioni utili al percorso), sedute settimanali con un lavoro specifico sulle problematiche presentate, nel tentativo di raggiungere gli obiettivi concordati, e infine eventuali follow-up a fine trattamento.

Anzi, la terapia online presenta spesso dei vantaggi che vengono sottovalutati o non considerati, ma che sono fondamentali: nella terapia a distanza, il paziente si sente maggiormente al sicuro, poiché svolge la seduta in un luogo che conosce, così da potersi sentire più libero di esprimersi e aprirsi al terapeuta, con notevole beneficio della relazione. Inoltre, la privacy è tutelata maggiormente, perché il paziente non dovrà giustificare a nessuno dove si sta recando; scompare il problema logistico, poiché la pratica online può essere svolta con qualunque professionista, anche di un’altra città; infine, a livello economico, si mostrano vantaggi generali notevoli, poiché la terapia online è generalmente più accessibile.

Al di là della scelta sulle modalità di fruizione, però, è fondamentale ricordare che la decisione di intraprendere un percorso di terapia è soggettiva e assolutamente personale. Arrivare alla consapevolezza di aver bisogno di aiuto, dunque, è già il primo passo di cui si ha bisogno per migliorare il proprio benessere. Poi, resta solo iniziare.

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Bibliografia

Mancuso F., La Terapia Online: Innovazione e Integrazione Tecnologica Nella Pratica Clinica, Cognitivismo Clinico, Giovanni Fioriti Editore, 2019.

Manuale Diagnostico e Statistico dei Disturbi Mentali 5, American Psychiatric Association, 2013.

Balestrieri M., Bellantuono C., Berardi D., Di Giannantonio M., Rigatelli M., Siracusano A., Zoccali R. A., Manuale di Psichiatria, seconda edizione, Il Pensiero Scientifico Editore, 2014.

Perdighe C., Gragnani A., Psicoterapia Cognitiva, Raffaello Cortina Editore, 2021.

Sitografia

www.apc.it/servizi-clinici/psicoterapia/psicoterapia/

www.silviatabani.it/2021/09/10/la-psicoterapia-online-efficacia-e-utilita/

www.igeacps.it/psicoterapia-perche-farla/

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