Genitorialità

Dislessia, discalculia e altri DSA: come affrontarli e il ruolo dei genitori

I Disturbi Specifici dell’Apprendimento (DSA) rappresentano una delle sfide più comuni nel percorso scolastico di molti bambini e ragazzi. Sotto quest’etichetta diagnostica vengono raggruppate la dislessia, la discalculia, la disortografia e la disgrafia, quattro disturbi caratterizzati rispettivamente per difficoltà persistenti nella lettura, nel calcolo, nella scrittura e nella grafia. Questi disturbi non sono in alcun modo legati a una ridotta intelligenza, bensì a un diverso funzionamento delle aree cerebrali coinvolte nei processi di apprendimento.

Eppure, la scuola ha iniziato solo di recente a offrire agli studenti DSA nuovi modi di apprendere, implementando strumenti specifici alle classiche lezioni. Questi moderni adattamenti a disturbi legati alla sfera dell’apprendimento sono di fondamentale importanza: infatti, la scuola può diventare un ambiente difficile per chi affronta un DSA, soprattutto se non vengono riconosciuti e gestiti adeguatamente. La diagnosi precoce e un supporto mirato sono essenziali per aiutare i bambini e i ragazzi a sviluppare le loro potenzialità, senza sentirsi inadeguati o svantaggiati rispetto ai loro coetanei. Una volta diagnosticato il problema, il ruolo dei genitori, degli insegnanti e degli specialisti è fondamentale nel creare un ambiente inclusivo, in cui lo studente possa apprendere con strumenti e strategie adatte alle sue esigenze specifiche. In questo articolo, analizzeremo nello specifico cosa sono i DSA, quali sono le cause e come è necessario vengano affrontati e gestiti dall’ambiente che circonda i ragazzi.

Che cosa sono i DSA e come avviene la diagnosi

I Disturbi Specifici dell’Apprendimento comprendono una serie di difficoltà legate a funzioni cognitive specifiche, senza che vi siano deficit intellettivi o sensoriali. I DSA sono essenzialmente 4 e possono apparire in forma isolata o mista: le più note sono la dislessia e la discalculia, oltre a disgrafia e disortografia. La dislessia è caratterizzata da difficoltà nella decodifica delle parole e nella lettura fluente, compromettendo spesso anche la comprensione del testo; la discalculia, invece, riguarda la capacità di comprendere i numeri e di eseguire operazioni matematiche. La disortografia implica difficoltà nell’applicare le regole ortografiche. Infine, la disgrafia è un disturbo che colpisce la capacità di scrivere in modo chiaro e leggibile.

La diagnosi di un DSA viene effettuata attraverso una valutazione multidisciplinare, solitamente condotta da neuropsichiatri infantili, psicologi e logopedisti. I test diagnostici sono progettati per analizzare le specifiche difficoltà dello studente e stabilire un piano di intervento personalizzato. La diagnosi non solo consente di comprendere il tipo di disturbo presente, ma anche di individuare strategie e strumenti che possano rendere più efficace il percorso di apprendimento. Un riconoscimento precoce del disturbo consente di intervenire tempestivamente, evitando che il bambino sviluppi ansia da prestazione o bassa autostima a causa delle difficoltà scolastiche.

Le possibili cause

Le cause dei Disturbi Specifici dell’Apprendimento non sono ancora del tutto chiare, ma gli studi scientifici suggeriscono che vi sia una forte componente genetica e neurobiologica. Alcune ricerche hanno evidenziato che nei bambini con DSA alcune aree cerebrali deputate alla lettura, alla scrittura e al calcolo funzionano in modo diverso rispetto a chi non presenta difficoltà di apprendimento. Queste differenze neurologiche influenzano la velocità di elaborazione delle informazioni e la capacità di automatizzare alcune competenze fondamentali per lo studio, con tutta una serie di effetti negativi a cascata che investono il ragazzo, qualora i metodi di insegnamento non fossero adattati ai suoi bisogni.

Oltre agli aspetti genetici, anche i fattori ambientali possono giocare un ruolo significativo nell’espressione del disturbo. Un ambiente scolastico poco inclusivo, la mancanza di supporto adeguato e un’eccessiva pressione sulle prestazioni possono aggravare le difficoltà e influire negativamente sull’autostima del bambino. Tuttavia, è importante sottolineare che i DSA non sono causati da problemi emotivi o da mancanza di impegno nello studio. Un bambino con DSA può avere ottime capacità intellettive e raggiungere grandi risultati, se supportato adeguatamente con metodi di apprendimento adatti alle sue esigenze.

Metodi di studio alternativi

Come già accennato in precedenza, gli studenti con DSA hanno bisogno di metodi di studio personalizzati, che tengano conto delle loro difficoltà e delle loro potenzialità. Per questo motivo, l’uso di strumenti compensativi è fondamentale per facilitare l’apprendimento e ridurre il carico cognitivo che grava su questi studenti. Possono quindi rivelarsi molto utili audiolibri, mappe concettuali, software di sintesi vocale e calcolatrici: questi sono solo alcuni degli strumenti che possono aiutare i bambini e i ragazzi a studiare in modo più efficace. È però doveroso dire che questi strumenti non sono tutti universalmente utili: ogni tipologia di strumento va calibrato sul singolo studente, riadattato alle sue modalità di apprendimento e valutato dopo un’attenta osservazione delle sue caratteristiche specifiche.

Anche le strategie didattiche devono essere adattate alle loro necessità. Ad esempio, per un bambino dislessico può essere utile suddividere il testo in brevi paragrafi, evidenziare le parole chiave e leggere ad alta voce per migliorare la comprensione. Nel caso della discalculia, l’uso di materiali concreti come abachi o schemi visivi può rendere più semplice la comprensione dei concetti matematici. Inoltre, il ricorso a tecniche multisensoriali, che coinvolgono vista, udito e movimento, può facilitare l’apprendimento e la memorizzazione delle informazioni.

Un altro aspetto fondamentale è la gestione del tempo di studio, da calibrare adeguatamente con pause che rispettino i bisogni degli studenti con DSA. Questi, infatti, spesso hanno bisogno di pause frequenti per evitare un eccessivo affaticamento mentale. La suddivisione dello studio in sessioni brevi e intervallate da momenti di riposo aiuta a mantenere alta la concentrazione e a migliorare la produttività. L’obiettivo non è solo quello di facilitare lo studio, ma anche di far sì che il bambino sviluppi fiducia nelle proprie capacità e autonomia nel proprio percorso scolastico.

Come intervenire e cosa possono fare i genitori

Il supporto dei genitori è essenziale per aiutare i bambini con DSA a superare le difficoltà scolastiche e a sviluppare un atteggiamento positivo verso lo studio. Nel lavoro con i genitori di alunni DSA il primo passo è quello di facilitare l’accettazione del disturbo, portandoli a comprendere che non si tratta di una mancanza di impegno da parte del bambino, ma di una diversa modalità di apprendimento. Creare un ambiente sereno, privo di pressioni eccessive, è fondamentale per evitare che il bambino sviluppi ansia da prestazione o frustrazione.

La collaborazione con la scuola è un altro aspetto chiave. I genitori devono assicurarsi che il bambino riceva il supporto necessario, usufruendo degli strumenti compensativi e delle misure dispensative previste dalla normativa. Partecipare agli incontri con gli insegnanti e con gli specialisti permette di monitorare i progressi e di adattare il piano didattico alle esigenze del bambino. A casa, è importante incoraggiare il bambino nello studio senza farlo sentire sotto pressione. Aiutarlo a organizzare il materiale scolastico, insegnargli a usare strumenti compensativi e valorizzare i suoi punti di forza sono strategie efficaci per renderlo più autonomo e sicuro di sé. Anche la lettura condivisa, il gioco e le attività pratiche possono essere strumenti utili per favorire l’apprendimento in modo meno strutturato e più stimolante.

Con il giusto supporto e un approccio positivo, i bambini con DSA possono affrontare la scuola con maggiore serenità e sviluppare pienamente le loro potenzialità, senza sentirsi penalizzati dalle loro difficoltà. L’impegno di genitori, insegnanti e specialisti è fondamentale per garantire loro un futuro scolastico e professionale soddisfacente.

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