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Il ruolo vitale dell’umorismo per il benessere psicologico

L’umorismo è un fenomeno umano complesso e sfaccettato, che viene spesso definito come la qualità o la caratteristica di essere divertenti o spiritosi. Implica la capacità di percepire, creare o apprezzare stimoli che provocano risate o una sensazione di divertimento. L’umorismo può manifestarsi in varie forme e fa ampio uso del linguaggio, con battute di spirito, sarcasmo, ironia, giochi di parole e altro ancora. Esistono anche forme di umorismo non verbale, prevalentemente visivo (ad esempio vignette, fumetti…) e fisico (ad esempio la commedia dell’arte italiana e la slapstick comedy americana).

Sebbene l’umorismo sia spesso associato alla risata, non si limita a questa risposta fisica, dato che può anche comprendere una gamma più ampia di reazioni emotive e cognitive, tra cui il divertimento, il senso di incongruenza, la sorpresa e uno stato emotivo positivo con rilascio di neurotrasmettitori quali serotonina, ossitocina ed endorfine.

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Le principali teorie sull’umorismo

Da un punto di vista psicologico, l’umorismo comprende aspetti cognitivi, emotivi e sociali. Nel corso degli anni, sono state sviluppate diverse teorie e modelli per spiegare l’umorismo.

  • Teoria dell’incongruenza

Una delle più importanti teorie sull’umorismo, con esponenti quali Schopenhauer e Kant, suggerisce che l’umorismo nasce quando si verifica una violazione del modello previsto o stabilito, che però non modifica lo status quo. Quando accade qualcosa di sorprendente o inaspettato, senza provocare danni, spesso provoca una risata. La teoria dell’incongruenza evidenzia l’importanza della sorpresa e della dissonanza cognitiva nell’umorismo.

  • Teoria del sollievo

Proposta da Sigmund Freud, presuppone che l’umorismo serva come liberazione dalla tensione psicologica repressa o dalla repressione. Secondo questo punto di vista, l’umorismo consente agli individui di esprimere pensieri e sentimenti che altrimenti sarebbero socialmente inaccettabili, fornendo una forma di liberazione emotiva.

  • Teoria della superiorità

Proposta da Thomas Hobbes e successivamente perfezionata da Henri Bergson, suggerisce che l’umorismo nasce da un sentimento di superiorità sugli altri o dalla realizzazione della propria intelligenza in una determinata situazione. Implica trovare divertimento nelle disgrazie o nelle carenze intellettuali degli altri (la Schadenfreude teutonica).

  • Teoria della violazione benigna (Benign Violation Theory)

Sviluppata dagli psicologi Peter McGraw e Caleb Warren, combina elementi di incongruenza e violazione delle norme sociali. Secondo questa teoria, l’umorismo si verifica quando qualcosa viene percepito contemporaneamente come una violazione di una norma sociale o morale, ma anche come qualcosa di non minaccioso (benigno). Questo equilibrio tra la violazione e l’innocuità porta all’umorismo.

L’umorismo svolge anche varie funzioni sociali e cognitive. Può essere uno strumento di comunicazione, legame e coesione sociale. Può anche aiutare le persone ad affrontare lo stress, aumentare la creatività e migliorare le capacità di risoluzione dei problemi. Psicologicamente, l’umorismo è un mezzo per elaborare informazioni, gestire le emozioni e costruire connessioni sociali. Svolge un ruolo vitale promuovendo il benessere mentale, riducendo lo stress e contribuendo a una visione più positiva e resiliente della vita.

Gli stili umoristici

Le persone hanno diversi stili umoristici, che possono essere influenzati dalle loro personalità, cultura, ambiente, istruzione ed esperienze personali. Ciò che una persona trova divertente, un’altra persona potrebbe non solo non trovarlo spiritoso, ma addirittura di cattivo gusto, e questa soggettività aggiunge complessità alla comprensione dell’umorismo. I diversi stili di umorismo sono spesso usati per descrivere il modo in cui le persone esprimono il loro sense of humour e interagiscono con gli altri. Esistono quattro stili di umorismo più comune.

  • Umorismo affiliativo

Viene usato per migliorare i legami sociali e stabilire connessioni con gli altri. Le persone con questo stile spesso raccontano barzellette o si impegnano in battute spensierate per creare un senso di unione e cameratismo. È caratterizzato da un umorismo inclusivo e non offensivo, volto a creare un senso di comunione e complicità tra le persone. Può essere un ottimo modo per ridurre la tensione, migliorare le relazioni e creare un’atmosfera positiva.

  • Umorismo autovalutativo

Noto anche come accettazione di sé o umorismo di auto-miglioramento, implica l’uso dell’umorismo per affrontare e trovare positività in situazioni difficili o avverse. Le persone con questo stile hanno la capacità di trovare il lato positivo in circostanze difficili e usano l’umorismo autoironico positivo come mezzo di auto-potenziamento. Possono usare l’umorismo per riformulare i problemi e mantenere una prospettiva resiliente e ottimista.

  • Umorismo aggressivo

È caratterizzato da umorismo critico, sarcastico o addirittura offensivo. Spesso implica fare scherzi a spese degli altri, sovente in un modo che li degrada, per affermare il proprio dominio, umiliare gli altri o mascherare le proprie insicurezze. Questo stile di umorismo può ferire relazioni e creare tensione.

  • Umorismo autosvalutativo

Si tratta di una forma di umorismo in cui le persone fanno commenti autoironici o autocritici per ottenere l’approvazione sociale o deviare le critiche degli altri. Può essere usato per cercare rassicurazione o per evitare il confronto. Sebbene l’umorismo autosvalutativo possa avere il suo posto nelle interazioni sociali, il suo uso eccessivo può portare a una bassa autostima e all’autosabotaggio.

È importante notare che le persone possono utilizzare una combinazione di questi stili umoristici in vari contesti e la scelta di stile può cambiare a seconda della situazione, del loro umore e delle persone con cui interagiscono. L’efficacia e l’adeguatezza di un particolare stile di umorismo dipende da fattori quali norme culturali, preferenze individuali e contesto sociale.

Comprendere questi stili umoristici può essere prezioso nelle interazioni personali e sociali, consentendo alle persone di essere più consapevoli dell’impatto del proprio umorismo su sé stesse e sugli altri e di scegliere lo stile più appropriato per una determinata situazione.

I vantaggi dell’umorismo nel benessere psicologico

L’umorismo gioca un ruolo importante nel promuovere il benessere psicologico in diversi modi.

  • Riduzione dello stress: risate e umorismo innescano il rilascio di endorfine, neurotrasmettitori che ci fanno sentire sereni e rilassati, contribuendo al benessere psicologico generale.
  • Resilienza emotiva: l’umorismo può aiutare le persone ad affrontare situazioni difficili e battute d’arresto, consentendo di riprendersi più facilmente.
  • Legami sociali: condividere risate e umorismo con gli altri rafforza i legami sociali, favorendo un senso di connessione e appartenenza.
  • Benefici cognitivi: l’umorismo stimola funzioni cognitive quali le capacità di risoluzione dei problemi, la creatività e la flessibilità cognitiva, l’uso del linguaggio.
  • Cambio di prospettiva: l’umorismo ci aiuta a vedere i problemi e le difficoltà da diverse angolazioni, spesso rivelando una prospettiva meno minacciosa o più gestibile. Questo cambiamento di punto di vista può ridurre l’ansia e aiutarci ad affrontare situazioni difficili.
  • Meccanismo di coping: l’umorismo può essere un meccanismo di coping costruttivo, che ci consente di rilasciare emozioni represse, esprimerci e trovare sollievo nei momenti difficili.
  • Visione positiva: il senso dell’umorismo può contribuire a una visione più positiva della vita. Le persone che trovano umorismo nelle situazioni quotidiane tendono ad essere più ottimiste e resilienti.
  • Comunicazione efficace: l’umorismo può alleviare la tensione nelle nostre interazioni con gli altri e incoraggiare un dialogo aperto e onesto.
  • Autocompassione: l’umorismo può promuovere l’autocompassione, aiutandoci a riconoscere la propria umanità e le proprie imperfezioni. Questa accettazione di sé può migliorare l’autostima e la salute mentale.
  • Affrontare il dolore e la malattia: in ambito medico, l’umorismo può aiutare i pazienti a gestire il dolore e la malattia, ridurre l’ansia e migliorare il loro benessere generale.

È importante notare che, sebbene l’umorismo abbia molti effetti positivi sul benessere psicologico, la sua adeguatezza e il suo impatto possono variare da persona a persona. Pertanto, va usato con attenzione e sensibilità, poiché può innescare l’effetto opposto e causare danni.

L’umorismo come strumento psicoterapeutico

L’umorismo può svolgere un ruolo prezioso e sfaccettato all’interno del setting psicologico, e il suo uso in psicoterapia è un aspetto ben documentato e ricercato del processo terapeutico. In terapia, l’umorismo può essere un mezzo per affrontare le emozioni difficili e promuovere la resilienza. Autori come Rod A. Martin e Willibald Ruch hanno indagato ampiamente gli stili umoristici e le loro implicazioni psicologiche. Steven M. Sultanoff, nel suo articolo per la rivista scientifica The Humanistic Psychologist, fornisce una revisione completa della letteratura scientifica relativa all’uso dell’umorismo in psicoterapia, compresi i suoi potenziali benefici e rischi. Brian King, psicologo, neuroscienziato e comico statunitense, ha anche esaminato la scienza e la psicologia dietro l’umorismo, la risata e il loro impatto positivo sulla salute fisica ed emotiva.

La psicologia positiva è una branca della psicologia che esamina i fattori che contribuiscono al benessere, e l’umorismo è spesso un argomento di ricerca all’interno di questa disciplina. Se ne sono occupati esponenti della psicologia positiva quali Martin Seligman, Barbara Fredrickson e Mihaly Csikszentmihalyi.

Inoltre, ci sono vari strumenti e questionari di valutazione psicologica, come l’Humor Styles Questionnaire (HSQ), che sono progettati per misurare lo stile umoristico di un individuo. Questi strumenti vengono utilizzati nella ricerca per classificare le persone in diversi gruppi di stili umoristici, così come nella valutazione psicologica e della personalità.

A testimoniare inoltre l’importanza dell’umorismo nel benessere psicologico e nel processo terapeutico, troviamo pubblicazioni scientifiche quali HUMOR, International Journal of Humor Research, rivista ufficiale della International Society of Humor Studies (ISHS). Nondimeno, il sito web dell’Humor and Health Association (HAHA) fornisce informazioni e risorse relative all’uso dell’umorismo e della risata per promuovere la salute fisica e psicologica.

Sebbene la terapia venga solitamente considerata come un processo serio ed emotivamente intenso, l’uso appropriato dell’umorismo può avere diversi benefici terapeutici.

  • Rompere il ghiaccio: all’inizio della terapia o durante periodi particolarmente difficili, l’umorismo può servire a rompere il ghiaccio. Aiuta le persone a sentirsi più a proprio agio e disposte ad aprirsi.
  • Creare alleanza terapeutica: l’umorismo può aiutare terapisti e clienti a stabilire una relazione terapeutica positiva e confortevole. Quando i terapeuti usano l’umorismo in modo appropriato, possono aiutare a creare un senso di connessione, fiducia e calma nella relazione.
  • Sollievo dallo stress: la terapia può essere emotivamente drenante e l’umorismo può fornire il necessario rilascio della tensione. La risata può aiutare a ridurre l’ansia, abbassare i livelli di stress e fornire una pausa temporanea dall’intensità del processo terapeutico.
  • Meccanismo di coping quando si esplorano argomenti difficili: l’umorismo consente alle persone di riformulare le proprie esperienze, trovare nuove prospettive e vedere le proprie sfide da una prospettiva meno scoraggiante.
  • Esplorare il meccanismo di difesa: l’umorismo può essere usato dalle persone per difendersi da sentimenti spiacevoli o dolorosi. I terapisti possono esplorare l’uso dell’umorismo che fa la persona come meccanismo di difesa e aiutarla a comprendere le sue strategie di coping.
  • Comunicazione: in alcuni casi, l’umorismo può facilitare la comunicazione. I pazienti possono usare l’umorismo per esprimersi quando affrontano argomenti difficili o delicati, rendendo più facile per loro trattarli.
  • Sviluppo delle abilità sociali: i pazienti che hanno difficoltà con le abilità sociali o le interazioni interpersonali possono trarre beneficio dall’umorismo, poiché offre opportunità di praticare e migliorare queste abilità in un ambiente favorevole.
  • Sfidare gli schemi di pensiero negativi: i terapeuti possono usare l’umorismo per sfidare delicatamente gli schemi di pensiero irrazionali o negativi dei clienti. Introducendo una prospettiva umoristica, possono aiutare i clienti a rivalutare le proprie convinzioni e i propri processi di pensiero.
  • Incoraggiare l’autocompassione: l’umorismo può essere uno strumento molto utile per praticare l’autocompassione e ridurre l’autocritica. I terapeuti possono aiutare i loro pazienti a sviluppare un atteggiamento più indulgente e gentile verso sé stessi attraverso l’umorismo.

Nonostante tutti questi benefici terapeutici, è importante notare che l’uso dell’umorismo in psicoterapia dovrebbe essere considerato attentamente e utilizzato con cautela e con un chiaro obiettivo terapeutico, poiché un uso inappropriato o insensibile dell’umorismo può danneggiare la relazione terapeutica e bloccare il processo di cambiamento. Inoltre, non dovrebbe mai essere usato per respingere o sminuire le preoccupazioni del paziente. I terapeuti devono inoltre essere culturalmente sensibili e in sintonia con le preferenze e i limiti dei loro pazienti riguardo all’umorismo. L’uso dell’umorismo in terapia può variare a seconda dell’approccio terapeutico, delle esigenze del paziente e dello stile del terapeuta, e va garantito un uso appropriato dell’umorismo per garantire che sia applicato eticamente ed efficacemente.

Nel complesso, se usato con attenzione, nel contesto appropriato e con obiettivi chiari, l’umorismo può rivelarsi uno strumento prezioso e molto efficace nel processo terapeutico, promuovendo una relazione paziente-terapeuta più profonda e costruttiva.

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Bibliografia

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Scarinci, A. (a cura di), Umorismo e Psicoterapia: quando una risata fa bene, Alpes Italia, Roma, 2018.

Sultanoff, S. M., Integrating humor into psychotherapy: Research, theory, and the necessary conditions for the presence of therapeutic humor in helping relationships. The Humanistic Psychologist, 41(4), p.388–399, 2013.

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